Soraga in Val di Fassa è un antico insediamento immerso tra verdi prati e fitti boschi, bagnato dalle acque del torrente Avisio che costeggia tutto il paese fino alla valle dell’Adige.
Il nome deriverebbe proprio da questa sua caratteristica, dai termini latini infatti sora l’èga vuol dire sopra l’acqua ed è quindi una chiara indicazione della posizione privilegiata rispetto al fiume. Un centro urbano piccolo ma molto accogliente che offre tranquillità e relax ma anche deliziose escursioni, passeggiate all’aperto, arte e artigianato.
Soraga è un comune diviso geograficamente in due parti differenti, separate dal comune di Moena. Una porzione si trova a valle ed un’altra completamente separata da essa. Soraga di Fassa conta circa 700 abitanti e va a formare, insieme ad altri 16 comuni, la Ladinia ovvero quella zona geografica situata nella valli dolomitiche intorno al gruppo del Sella e ad est di Cortina d’Ampezzo.
Queste aree sono accomunate dalla lingua, ovvero il ladino, che si è diffuso con l’avvento del Regno D’Italia. Non vi è una vera e propria unione amministrativa, si tratta più che altro di un utilizzo linguistico del termine. Soraga è uno dei paesi più antichi del circondario, costituito dalle frazioni Palua, Sester, Cloch, Festil, Gherghele e Sala. Il territorio è famoso per i sette masi Cioch, Gherghele, Molin, Palùa, Roisc, Sala, Sester ubicati sui terrazzi della valle dell’Avisio che sono i nuclei originari di tutto il perimetro. Proprio a Soraga è inoltre collocato quello che un tempo fu il confine tra il Principato vescovile Bressanone e il principato vescovile di Trento. È curioso ad oggi che l’85.5% della popolazione sia composta da persone di madrelingua ladina e solo il 14.5% da altre lingue tra cui l’italiano.
Soraga è uno dei centri più antichi, famoso anche per la produzione di mobili in legno, decorazioni artistiche e produzioni che raffigurano temi tipici locali.
Imperdibile una visita alla famosa chiesa di Soraga, la cui costruzione fu propriamente decisa dagli abitanti che capirono la necessità di avere un punto di ritrovo tutto per loro. Il problema legato a questa costruzione fu dove ubicare la chiesa, in quanto alcuni cittadini la volevano in centro ed altri invece la volevano in luoghi appartati. La storia racconta che vennero quindi presi due buoi attaccati ad un carro e si lasciarono liberi di correre per scoprire dove costruire la chiesa. Gli animali iniziarono a vagare e si fermarono in cima a questa collina, a quel punto gli abitanti furono certi di sapere quale sarebbe stato il punto ideale per costruire la chiesa. Ancora oggi in quel luogo sacro e mistico sorge una chiesa bellissima.
Il paese mantiene ancora oggi tutta la bellezza e le caratteristiche originali poiché non è stato scardinato o invaso dal turismo di massa.
Per tale motivo è ideale per tutti coloro che cercano relax e per chi ama le attività all’aria aperta.
D’estate è tranquillo ed è possibile fare lunghe passeggiate godendo della temperatura favorevole, d’inverno è possibile invece sciare e comunque affidarsi alle attività locali.
Non bisogna immaginare un grande centro abitato con negozi dove fare shopping e locali ad ogni angolo, il fascino di Soraga risiede proprio nell’aver mantenuto questa dimensione fuori dal tempo e dallo spazio.
Potrete apprezzare la possibilità di girare in auto senza traffico, di trovare parcheggio facilmente, di poter scambiare delle chiacchiere con la gente del luogo sempre pronta a raccontare aneddoti e storie divertenti. La località è pulita e lontana dal caos, sembra quasi una fiaba incantata.
Imperdibile la pista che la collega a piedi o anche in bici a valle.
Ovviamente tutti i trasporti ci sono e funzionano, quindi è facile spostarsi anche lasciando ferma l’auto.
Da un punto di vista storico merita assoluta attenzione Mostra La Gran Vera che si trova a Piazzale Navalge. Il nome in ladino vuol dire La Grande Guerra e richiama appunto attraverso materiali, documenti, informazioni e allestimenti il primo conflitto mondiale. Tutto viene raccontato ovviamente dagli abitanti della Val di Fassa e dal loro punto di vista. Si tratta di un’esposizione veramente ricca che mostra tutti i luoghi che videro gli italiani e gli austriaci al fronte. Tanti i particolari e molto suggestive le ricostruzioni che permettono di immergersi proprio in quella vita, facendo comprendere tanto della storia e degli avvenimenti di quel tempo. La mostra è ben articolata, molto interessante anche per i bambini. Le ricostruzioni sono tutte fedeli, ricche di particolari, è possibile udire gli spari, il freddo e tutta la dimensione di quegli avvenimenti.
Il biglietto ha un costo di 5 euro e pertanto è molto accessibile, è anche possibile con solo un euro di differenza accedere alla visita guidata dove un esperto in materia potrà esplicare tutti i dettagli e la realtà di quanto accaduto. Allestita veramente bene e molto coinvolgente è uno dei punti più interessanti per tutti coloro che desiderano scoprire la cultura dell’epoca.
Durante la permanenza a Soraga in Val di Fassa è ovviamente necessario immergersi nel panorama gastronomico locale, per assaporare al meglio tutto quello che questa preziosa terra ha da offrire.
La gente del luogo è molto aperta e soprattutto cordiale con gli avventori. I locali sono a conduzione familiare è possibile quindi essere coccolati non solo attraverso i piatti della gastronomia fassana ma anche dall’attenzione dei ristoratori.
Tra i piatti imperdibili meritano particolare attenzione i canederli, famosi gnocchi di pane con speck, che vengono preparati o con il formaggio di Moena, agli spinaci oppure anche in versione dolce con ricotta, albicocche oppure fragole.
Molto famosa e gustosa è la zuppa d’orzo che viene servita accompagnata dai ravioli ciajoncie, ripieni di patate e fichi secchi. Da provare assolutamente anche i tagliolini ai funghi porcini o le pappardelle con il ragù di selvaggina.
Tra i secondi meritano attenzione la polenta che viene cucinata secondo la tradizione e servita con formaggio fuso, salsicce, crauti, spezzatino di maiale.
Tra i dolci molto famosi i fortaes, una sorta di pastella fritta a forma di conchiglia che si accompagna alla marmellata o al famoso strudel di mele con vaniglia e panna.
Le ricette tradizionali sono tantissime, i gusti sono semplici non elaborati eppure così ricchi di sapore da lasciare senza parole. I ristoratori prediligono ingredienti naturali e genuini e sfruttano tutte le pietanze della tradizione come: miele, pane, salumi, formaggi. Questi ultimi hanno una lunga storia e sono molto apprezzati, una bella idea per coloro che desiderano portare un omaggio, un souvenir sicuramente gradito. Sulle tavole locali è possibile trovare il Puzzone, il Cuore di Fassa, il Fassano che sono tutte specialità uniche ma anche tanti tipi di yogurt, panna, burro.
Anche il pane è molto gettonato, da provare quello al finocchio, alle patate, al papavero.
Il miele è l’essenza dorata che racchiude tutto il meglio delle fioriture locali e per questo viene molto sfruttato. La melata d’abete e il rododendro sono tipici del posto e introvabili altrove, un acquisto che vale la pena fare in una delle tante botteghe locali.
Una delle attività più belle e significative per chi sceglie di visitare Soraga è apprezzare la natura e dedicarsi alle escursioni e alle gite fuori porta. Una bella idea è organizzare un pic nic o noleggiare una bicicletta per esplorare il paese. Per i più intraprendenti di sicuro interesse tracking lungo i sentieri che permettono di scendere a valle. Oltre ai percorsi naturali sono disponibili anche molti itinerari religiosi o tematici, ci sono escursioni organizzate per i più piccoli e anche per le famiglie che hanno il passeggino. Molte anche le pratiche sportive e gli itinerari nordic walking che sono perfetti soprattutto in primavera ed estate.
Soraga in Val di Fassa è un paese immerso nel verde, che saprà accogliervi con i suoi sentieri, i suoi paesaggi mozzafiato, le acque cristalline e tutta la genuinità della sua terra e di quanti ancora oggi la vivono con estrema cura.
Un luogo perfetto per dimenticare lo stress e le dinamiche della vita quotidiana e godere giornate di pura magia.
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